domenica 16 marzo 2008

Non è un paese per vecchi - Joel e Ethan Coen (2007)



Fresco fresco di strepitoso successo agli Oscar 2008 (film, regia, sceneggiatura non originale, attore non protagonista per Javier Bardem), l'ultimo film dei fratelli più famosi del cinema attuale racchiude buona parte del meglio della loro ormai lunga carriera. Con in più quella che forse è la sceneggiatura più matura.
In meno – parere personalissimo, ovvio – un po' di arguzia, originalità e ricercatezza rispetto almeno ad altri due loro lavori.
Ma sono – come sempre – i particolari a fare la differenza nei film dei Coen. Una carta da caramella accartocciata ed appoggiata su un tavolo a dispiegarsi, una moneta a decidere le sorti di tante vite, uno schermo televisivo spento che riflette allo stesso modo, a distanza di pochi minuti, uno spietato pazzo omicida (J. Bardem) ed uno sceriffo "d'altri tempi", onesto e buono, forse per questo vecchio e non adatto a questo mondo intriso di una violenza insensata, incomprensibile, inglobante.
La tensione è costante, i momenti di autentico sussulto sempre in agguato in questa specie di neo-western che alterna paesaggi mozzafiato e locations squallide all'interno dei peggiori motels alla frontiera fra Stati Uniti e Messico. Con il sangue – che scorre a fiumi – e gli spari – onnipresenti – a fare da trait d'union. Ricercatissimo e curato il sonoro: tutto quello che sentiamo (a volte anche a volumi irrealistici) è funzionale alla storia ed alla suspence. Ma è quando la macchina da presa va ad inquadrare ad altezza piedi che c'è davvero da preoccuparsi. Che riprenda una maledetta valigetta causa di tutti i guai, una terrificante quanto inusuale arma (una bombola che spara aria a pressione letale), le scarpe dei personaggi (dai tacchi rumorosissimi), oppure semplicemente le loro assenze, è a quell'altezza che si giocano i momenti-chiave del film. Che dopo quasi due ore di tensione e cattiveria si chiude con due bei monologhi ragionati dello sceriffo (Tommy Lee Jones) sulla sua impotenza e lentezza (arriva sempre tardi sulle scene dei delitti) di fronte alla criminalità estremizzata e psicopatica di questo "paese per giovani".
Bravi e premiati, i Coen, ma hanno fatto di meglio.

Nessun commento: