martedì 3 febbraio 2009

Appaloosa - E. Harris (2008)


Cole e Hitch (E. Harris e V. Mortensen) sono due infallibili pistoleri “riappacificatori”. Niente a che vedere con la vera idea di pace, ovviamente: siamo nel New Mexico del 1882 e semplicemente vige la legge del più forte.

Cole e Hitch si limitano, dietro lauto compenso, a portare, ad imporre anzi, il rispetto della loro legge laddove ce ne sia bisogno. Così, incaricati dai pavidi funzionari del paese di Appaloosa di arrestare le prepotenze del bandito Randall Bragg (J. Irons) – autore dell'efferato omicidio dell'ex-sindaco e dei suoi due vice – i “nostri” si fanno investire di pieni poteri sulla città e cominciano la loro opera di pulizia. Arrestato il fuorilegge, riescono a farlo processare e condannare all'impiccagione, grazie alla testimonianza di un giovane, e pentito, ex-membro della squadraccia di Bragg.

Tuttavia, durante il trasporto in treno del prigioniero verso il luogo d'esecuzione della condanna, ecco il colpo basso. Due fratelli venuti da fuori, conoscenti di vecchia data di Cole, altrettanto abili con la pistola, ingaggiati dalla banda di Bragg, rapiscono miss French (R. Zellwegger), amante e promessa sposa di Cole, e gliela mostrano legata, una pistola puntata alla tempia.

L'ordine pubblico si mischia con la “questione privata”. Cole, senza esitare, libera il prigioniero. Bragg, così, viene portato via dai compagni, assieme a miss French, debole figura femminile pronta a saltare dalle braccia di un uomo a quelle del suo vincitore. Comincia l'inseguimento.


Il genere western ha vissuto momenti migliori, forse oggi non più raggiungibili, almeno dal punto di vista fotografico e delle inquadrature.

Le battute, invece, sono più o meno sempre le stesse, così come il riferimento ai più classici “miti americani”, le basi fondanti (e pretenziosamente morali) della nazione. Sarebbe interessante quantificare con precisione l'importanza del cinema americano (e del western in particolare) sulla costruzione del “mito americano”.

Benchè la storia sia un pò piatta e l'intreccio manchi in sostanza di "elettricità", Appaloosa comunque convince (più o meno), fosse anche solo per alcune sequenze ben dirette (certo, meno epiche di tante altre del genere...) e per l'amalgama riuscita fra i due protagonisti. Duro, puro e senza sbavature il vice Hitch, vero perno della coppia e pistolero forse migliore del suo capo benchè si limiti a coprirgli sempre le spalle. Vanesio (ma più debole), deciso (ma sempre in cerca della parola giusta), Cole, che è in prima fila quando c'è da prendere una decisione, ma ci viene mostrato così evidentemente in difficoltà (non solo fisica) nel finale. Un bel ribaltamento dei ruoli, una progressiva maturazione del rapporto fra i due, che riscatta in parte la debolezza narrativa.

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