mercoledì 19 dicembre 2007

Il viaggio - F. Solanas (1992)


Cosa si può chiedere a un viaggio? Che faccia scoprire, maturare, riflettere, osservare, impegnare, godere. Che sono poi - o dovrebbero essere - gli stessi scopi della vita. Si chiude con questa analogia il film di Solanas che mette in scena ben più che un semplice viaggio per l'America Latina.
Martin Nunca, giovane studente di un collegio ad Ushuaia - "nel culo del mondo" -, stanco del rapporto conflittuale con la madre ed il patrigno, decide di partire verso la Bolivia, dove vive da anni suo padre, dissidente politico ai tempi della dittatura e disegnatore di fumetti. In sella alla bicicletta, oppure a piedi, in treno, barca, Martin attraversa buona parte del continente, fino a ritrovare il padre – o comunque la sua idea di padre – in Messico. È un vero viaggio di iniziazione, una continua ricerca e scoperta di sé attraverso l'altro. Un viaggio allucinato, visionario, fantastico ma anche decisamente politico, in cui Solanas – ricorrendo all'allegoria ed alla satira graffiante – traccia un quadro terrificante dell'Argentina e di tutti i Paesi che fanno parte dell'O.S.A. (in italiano: Organizzazione Stati Inginocchiati). Ricorrendo ad invenzioni da teatro dell'assurdo – l'Argentina sommersa da un'inondazione che costringe tutti a galleggiare in mezzo alla merda, le montagne della Bolivia ridotte a gigantesche dune di sabbia dalla deforestazione selvaggia,... - Solanas dipinge una classe politica del tutto prona davanti agli interessi dei veri Stati-canaglia, quelli che calpestano persone, diritti e dignità, a partire ovviamente da chi non può difendersi.
Quello di Solanas è il grido di dolore di un continente e dei suoi abitanti originari, schiacciati e violentati da dittature e neoliberismo selvaggio. È la presa di coscienza di un ragazzo che ricerca il padre, ma anche le sue radici e la sua formazione personale, fra paesaggi che ancora sanno essere magnifici e persone calde e dalla pronta generosità.
È la vera idea di Viaggio, in cui la meta la si raggiunge solo dentro se stessi, strada facendo...

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