
Gustave Menda, detto "Gu", impersonato da Lino Ventura, è un criminale di "alta categoria", che torna a Parigi dopo un'avventurosa fuga dalla prigione che costa la vita ad uno dei suoi complici. Lì si ritrova con la sua donna, Manouche, e progetta di partire assieme a lei per l'Italia. Prima di partire, però, gli viene offerto di prendere parte ad un colpo da 200 milioni: si tratta di

Il colpo, che ha luogo su una spettacolare strada di montagna, è ben architettato, grazie anche all'aiuto di un informatore, e riesce alla perfezione.
A Gu non resta che aspettare che le acque si siano calmate per incassare e partire.
È a questo punto che si dimostra nella pratica l'intelligenza e la furbizia del commissario Blot (Paul Meurisse) che, rintracciato fortunosamente Gu nel suo nascondiglio, riesce ad estorcergli la confessione con un inganno. Nella dichiarazione emerge anche il nome

Memorabili le sequenze finali della resa dei conti e dell'arrivo (come sempre tardivo) della polizia. Nel farsi morire il delinquente Gu fra le braccia, l'onesto commissario Blot lascia trasparire un senso di amarezza e dispiacere.
La povera Manouche è l'unico personaggio femminile in un mondo perturbato da cattiverie maschili e dunque forse sarebbe l'unico punto di vista differente, purtroppo mai approfondito, del film: alla fine si ritroverà sola, come del resto era scritto nel suo destino sfortunato e a quanto pare inevitabile di "compagna

Cadenzato dall'alternanza di lunghi silenzi ed improvvisi "scoppi" - di parole, di armi – rigidamente formale nella regia e basato sul principio che "buoni" e "cattivi" sono più che mai trasversali alle categorie di "guardia" e "ladro", Le deuxième souffle è anche il rimpianto di un criminale (J. Giovanni) per un mondo che conosceva bene e che vedeva sempre più deteriorarsi. Non a caso, il "vecchio" Gu è rispettato e tenuto in considerazione elevata da tutti, commissario Blot compreso, tranne che dal giovane membro della banda con cui assalta il furgone, simbolo quasi di uno scontro generazionale e di mentalità.
La retorica è quella tipicamente maschilista e conservatrice dell'onorabilità del gangster (o del poliziotto, del padre di famiglia, etc..) di una volta, che manteneva la parola data e non tradiva gli amici, la stessa dell'uomo forte "che non deve chiedere mai".
Remake nel 2007 (Alain Corneau, con D. Auteuil e M.Bellucci)
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