martedì 15 gennaio 2008

Brucio nel vento


Si può convivere con i fantasmi del proprio passato? Tobias Horvarth cambia nome e lascia il proprio paese natale, ma è custode unico di un segreto troppo pesante. Tratto dal romanzo “Ieri” della scrittrice ungherese Agota Kristoff, “Brucio nel vento” è la storia di un amore impossibile, immaginato, desiderato e poi realmente vissuto. Trasferitosi in Svizzera con la terribile convinzione di avere ucciso la madre, “la ladra, la mendicante, la puttana del paese” e il padre illegittimo, maestro elementare, Tobias fa perdere le tracce di sè. Da 10 anni è operaio presso una fabbrica di semilavorati “dove nessuno riuscirebbe mai assemblare un orologio” e conduce la sua esistenza tra il tormento di un passato inquietante e la solitudine del presente. Né le premure della dolce Jolande, né passione carnale per la bellissima Eve distolgono Tobias dal desiderio dell'unica donna da lui amata, musa ispiratrice delle sue poesie: è Line, la sua sorellastra, figlia di quel padre che Tobias pensa di aver ucciso.
Sullo sfondo il mondo degli immigrati in Svizzera, rappresentato da personaggi un po' anonimi che faticano a integrarsi e che trovano l'unico conforto nel ritrovo serale all'osteria del paese.
Ma un giorno Line va a lavorare nella stessa fabbrica in cui lavora Tobias, sconvolgendone irrimediabilmente l'esistenza.
Molto lontano stilisticamente dalla commedia “Pane e tulipani”, Soldini si cimenta in un lavoro intenso soprattutto nella prima parte del film. Il dramma evoca i temi della tragedia greca (l'amore per la sorellastra, l'omicidio dei genitori) ma l'approccio del regista milanese delude sia nell'analisi psicologica dei personaggi che nel modo di raccontare i fatti. Malgrado il potenziale lirico dell'intreccio narrativo il pathos viene infatti a mano a mano scemando, scadendo irrimediabilmente in un finale forzato e poco credibile. Inevitabile provare un po' di disappunto di fronte al quadretto felice di Tobias e Line con cui si conclude il film.Una bella fotografia e l'affascinante colonna sonora contribuiscono a rendere comunque scorrevole la visione della pellicola.

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