
Ancor più frustrato da questa incapacità di fare del male, nella sua folle volontà di vestire invece i panni dello spietato maestro, Angel si autoaccusa davanti alla polizia anche di 4 omicidi, di cui due commessi proprio dal maestro, che aveva poi seppellito

L'avvocatessa che difende Angel, Maria, (A. Serna) è a sua volta ossessionata da Diego, al punto da sedurre gli uomini ed ucciderli, nel momento dell'orgasmo, conficcandogli un fermacapelli nell'incavo fra le scapole, come Diego spiega si deve fare con i tori.
Fulminato dal fascino irresistibile di questa donna perversa, Diego abbandona la fidanzata e fugge con Maria. Durante un'eclissi solare che tinge tutto di rosso (colore che compare pressochè in tutte le inquadrature), i due amanti giocheranno finalmente il loro gioco d'amore. E di morte.

5^ film di Almodovar, misto fra thriller e melodramma a tratti grottesco, in cui - oltre a quello della morte e dell'ossessione per la morte, intesa come momento liberatorio, "orgasmico", sublime, altamente carico di eros - compaiono altri temi cari al regista, come la religione fanatica ed oppressiva e l'omosessualità (palese o latente), altre p

Su tutto, dappertutto, il colore rosso, simbolo della passione, ma anche dell'accecamento e della follia.